Cenni storici
Piccolo paesino in provincia di Siracusa situato a 760 Mt. sul livello del mare conta oggi circa 1200 abitanti. Inserito nel complesso montuoso e collinare degli Iblei confina con i paesi di: Cassaro, Buccheri, Palazzolo A., Giarratana. Al tempo del dominio Saraceno il suo nome era Abisama.
Conquistata la Sicilia dai Normanni, il Conte Ruggiero concesse la contea di Buscemi a suo figlio Goffredo. Più tardi l’Imperatore Federico II, lo Svevo, ne investì la famiglia Calvello, poi il Re Carlo II d’Angiò, la famiglia Cattaneo e infine la casa regnante d’Aragona la conferì alla casa Ventimiglia (1370). Nel sec. XV, per un matrimonio, Buscemi passò alla famiglia Requesens. I Requisenz, Conti di Buscemi e Principi di Pantelleria, fecero riedificare nel sec.XVI, sulle rovine di una “rocca” Araba, il Castello posto sull’altipiano all’ingresso sud del paese.
L’intera fortificazione fu distrutta a seguito del catastrofico terremoto del 1693 e subito ricostruita seppur in superficie ridotta. Nel secolo XVIII fu adibito a Convento dai Padri Minori Osservanti di S. Francesco e, abbandonato da questi nel secolo XIX venne destinato a Cimitero. Oggi rimangono in piedi alcune pareti della robusta muratura realizzata con la pietra bianca locale, squadrata nelle strutture di definizione muraria e grossolana in tutto il resto dell’edificio. Dell’originaria fortificazione rimane ben poco a causa dei terremoti, dell’incuria e delle modificazioni d’uso. Ben più antiche sono le origini di Buscemi, risalenti alla prima età del Bronzo, lo testimoniano l materiali rinvenuti all’interno di grotta Masella (toponimo della contrada) dal Prof. Luigi Bernabò Brea, costituiti da ceramica monocroma rossa dello stile di Diana e degli oggettini di osso, identificati come idoletti. Un’altra testimonianza, della tarda età del Bronzo, sono le capanne scoperte dall’archeologo Paolo Orsi sulla spianata di Monte Casale (…punto ove sembra s’incontri la vita e la civiltà preistorica e storica delle genti isolane, un luogo di urto e di incontro di Siculi e Greci).
Nella seconda metà del VII secolo A.C. su Monte Casale sorse Casmene città militare colonia di Siracusa che nel 553 A.C. combatté con Siracusa contro Kamarina e le tribù dei Siculi. Casmene viene considerata dall’attuale archeologia come uno dei migliori esempi di città fortificata costruita ex novo con presumibilmente un numero di abitanti preordinato, circa 7.500 unità, il suo carattere di colonia militare è supportato anche dal rinvenimento di una stipe votiva contenente centinaia di armi e che forse allude ad un culto per una divinità guerriera che si svolgeva nel vicino ed unico tempio dall’ allungatissima cella. La città pare sia stata definitivamente abbandonata intorno al IV secolo A.C. ed alcuni dei suoi abitanti si spostarono sull’attuale monte San Nicolò dove l’Orsi ebbe a scoprire oltre ad alcune tombe greche a fossa, un santuario dedicato a Demeter e Kore.Dal II secolo d.c. al X secolo si hanno scarse notizie, fino appunto al tempo del dominio Saraceno.
L’attuale Buscemi fu riedificata subito dopo il tremendo sisma del 1693 sulle ceneri della precedente, (sviluppandosi solamente un po’ più a nord) in chiaro stile Barocco, vedi le monumentali chiese ancora oggi svettanti nell’armoniosa visione del paesaggio. La Patrona di Buscemi è la Madonna del Bosco, i festeggiamenti in suo onore ricorrono l’ultima domenica di Agosto.